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  • Lingua Insegnamento:
    italiano 
  • Testi di riferimento:
    Testi:
    -Alfano et al., Profilo di letteratura italiana, Milano, Mondadori, 2021. (dal Romanticismo a Pascoli)
    -Giovanni Pascoli, Il fanciullino, a cura di Agamben, Milano, Feltrinelli, 2019.
    -Chines-Varotti, Che cos’è un testo letterario, Roma, Carocci, 2019.

    Letture:
    -G. Pascoli, Canti di Castelvecchio, a cura di G. Nava, Milano, BUR, 1982. (10 poesie a scelta) 
  • Obiettivi formativi:
    Obiettivi:
    1) Familiarizzare con i concetti di genere letterario, intertestualità e ricezione.
    2) Leggere la storia letteraria seguendo una prospettiva intertestuale.
    3) Analizzare i testi tenendo conto delle differenze di genere.
    4) Far interagire la riflessione estetica degli autori con le loro opere letterarie.
    5) Riflettere sulle specificità del testo lirico in termini di sistema comunicativo. 
  • Prerequisiti:
    Gli studenti devono possedere le basi della storia letteraria italiana. 
  • Metodi didattici:
    Lezione frontale; partecipazione a seminari interni ed esterni; possibilità di approfondimenti individuali o di variazioni sul programma in base ad esigenze individuali 
  • Modalità di verifica dell'apprendimento:
    L’esame consisterà in un colloquio orale sugli argomenti affrontati nel corso ed elencati nel presente programma. Saranno poste 6-7 domande volte a valutare se lo studente è in grado di dimostrare, attraverso una corretta esposizione, la conoscenza del contesto storico, delle varie questioni affrontate (socio-politiche, antropologiche, artistiche), dell’opera degli autori presi in esame nelle loro particolarità stilistiche e tematiche; sarà anche valutata la capacità di comprendere e analizzare criticamente i testi letterari e teorici in programma e di saper argomentare con un linguaggio corretto e formale.
    La valutazione dell’esame, espressa in trentesimi, sarà ritenuta sufficiente se lo studente sarà in grado di esprimere una conoscenza di base degli argomenti, mentre sarà fornita una valutazione massima se lo studente dimostrerà di conoscerli in modo approfondito e di saperli elaborare criticamente. Nella valutazione sono elementi di giudizio, oltre alla preparazione di base:
    - la capacità di rispondere puntualmente alla domanda formulata
    - la proprietà linguistica
    - la capacità di associare concetti e di fare collegamenti storici e letterari
    - l'attenzione ai dati cronologici 
  • Sostenibilità:
    Sviluppo delle competenze necessarie alla promozione di una cultura pacifica e non violenta, alla cittadinanza globale e alla valorizzazione delle diversità culturali e del contributo della cultura allo sviluppo sostenibile. 
  • Altre Informazioni:
    La frequenza non è obbligatoria. Non è previsto un programma diverso per i non frequentanti. 

Giovanni Pascoli e la posia del non detto: I Canti di Castelvecchio.

Pascoli è un poeta che permette un’analisi ampia e articolata della letteratura italiana non solo otto-novecentesca, ma di tutti i principali classici dal Trecento in poi; questo grazie alla complessa e imponente intertestualità prevista dai suoi testi. La poesia pascoliana va indagata non solo alla luce della strumentazione retorica e stilistica, ma anche concettualmente, in modo da portare a leggibilità il livello comunicativo del non detto e del non dicibile, che è consistente e molto significativo nella scrittura di questo poeta coltissimo e abilissimo nell’arte della dissimulazione. I Canti di Castelvecchio rappresentano una tappa fondamentale nel processo di ricerca e di messa a punto della poetica del fanciullino, anche grazie al profondo rapporto che essi intrattengono con la poesia di Dante, Petrarca, Boccaccio, Tasso, Marino, Leopardi, e altri.

Giovanni Pascoli e la posia del non detto: I Canti di Castelvecchio
Pascoli è un poeta che permette un’analisi ampia e articolata della letteratura italiana non solo otto-novecentesca, ma di tutti i principali classici dal Trecento in poi; questo grazie alla complessa e imponente intertestualità prevista dai suoi testi. La poesia pascoliana va indagata non solo alla luce della strumentazione retorica e stilistica, ma anche concettualmente, in modo da portare a leggibilità il livello comunicativo del non detto e del non dicibile, che è consistente e molto significativo nella scrittura di questo poeta coltissimo e abilissimo nell’arte della dissimulazione. I Canti di Castelvecchio rappresentano una tappa fondamentale nel processo di ricerca e di messa a punto della poetica del fanciullino, anche grazie al profondo rapporto che essi intrattengono con la poesia di Dante, Petrarca, Boccaccio, Tasso, Marino, Leopardi, e altri.
Testi:
Alfano et al., Profilo di letteratura italiana, Milano, Mondadori, 2021. (dal Romanticismo a Pascoli............)
Giovanni Pascoli, Il fanciullino, a cura di Agamben, Milano, Feltrinelli, 2019.
Chines-Varotti, Che cos’è un testo letterario, Roma, Carocci, 2019.
Letture:
G. Pascoli, Canti di Castelvecchio, a cura di G. Nava, Milano, BUR, 1982. (10 poesie a scelta)

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