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  • Lingua Insegnamento:
    Italiano. 
  • Testi di riferimento:
    A) PER GLI STUDENTI DI LINGUE E LETTERATURE STRANIERE (L11):

    NB: I testi sono da procurarsi nelle edizioni indicate: le prefazioni fanno parte del programma di studio.

    Sei opere a scelta, purché appartenenti ciascuna a una diversa epoca fra le otto qui elencate:

    1. Età di Goethe (1749-1832): J. W: Goethe, I dolori del giovane Werther (1774, tr. M. Fancelli, ed. Marsilio, t.a.f.); o J. W: Goethe, Wilhelm Meister: Gli anni di apprendistato (1795, tr. E. Castellani e A. Rho, ed. Adelphi); o J. W: Goethe, Dalla mia vita: poesia e verità (1811-14, tr. E. Ganni, ed. Einaudi: almeno la Parte prima).
    2. Ancien régime (prima del 1789): G. E. Lessing, Nathan il saggio (1781, tr. A. Casalegno, ed. Garzanti, t.a.f.); o F. Schiller, Intrigo e amore (1784, tr. A. Busi, ed. BUR); o Ch. M. Wieland, Jinnistan (1786-89, tr. R. Gambino, ed. Mimesis: almeno il racconto La pietra filosofale).
    3. Rivoluzione (1789-1814): F. Hölderlin, Iperione (1797-99, tr. G. V. Amoretti, ed. Feltrinelli); o H. von Kleist, Michael Kohlhaas (1810, tr. P. Capriolo, ed. Marsilio, t.a.f.); J: e W. Grimm, Fiabe (1812-57, tr. C. Bovero, ed. Einaudi).
    4. Restaurazione (1814-1871): E. T. A. Hoffmann, Automi, bambole e fantasmi (1814-22, tr. M. Galli et al., ed. L’orma: almeno due racconti); o G. Büchner, Teatro (1835-37, tr. G. Dolfini, ed. Adelphi: almeno un dramma); o K. Marx e F. Engels, Manifesto del partito comunista (1848, tr. M. Morandi, ed. BUR, t.a.f.).
    5. Imperialismo (1871-1914): Th. Fontane, Lo Stechlin (1898, tr. S. Bortoli, ed. Mondadori); Th. Mann, I Buddenbrook (1901, tr. F. Jesi, ed. Garzanti); o F. Kafka, Nella colonia penale (1914, tr. L. Borghese, ed. Marsilio, t.a.f.).
    6. Guerra mondiale (1914-1945): B. Brecht, L’opera da tre soldi (1928, tr. E. Castellani, ed. Einaudi, t.a.f.); o R. Musil, L’uomo senza qualità (1930-43, tr. A. Vigliani, ed. Mondadori: i primi 50 capitoli); Th. W. Adorno, Minima moralia (1944-45, tr. R. Solmi, ed. Einaudi).
    7. Due Germanie (1945-1989): H. Müller, Teatro (1956-91, tr. M. Massalongo, ed. CUE: almeno il dramma Hamletmaschine); o Ch. Wolf, Cassandra (1983, tr. A. Raja, ed. E/O); Th. Bernhard, La cantina (1976, tr. E. Bernardi, ed. Adelphi).
    8. Unione Europea (dal 1989 a oggi): C. Meyer, Eravamo dei grandissimi (2006, tr. R. Gado, ed. Keller); o Ch. Kracht, Eurotrash (2021, tr. F. Gabelli, ed. La nave di Teseo), T. Mora, Metà della vita (2023, tr. D. Biagi, ed. Gramma).

    Inoltre, i tre libri del modulo monografico:

    H. Müller, Anatomia Titus Fall of Rome (1984, tr. F. Fiorentino, ed. L’orma)
    W. Hilbig, Le femmine/Vecchio scorticatoio (1987-91, tr. R. Cravero e R. Gado, ed. Keller)
    H. Arendt, La banalità del male (1963, tr. P. Bernardini, ed. Feltrinelli)

    Per chi non frequenta le lezioni, anche il manuale:

    Ulrike Kindl, Storia della letteratura tedesca: 2. Dal Settecento alla prima guerra mondiale, Roma-Bari, Laterza, 2001, 500 p. (il volume è disponibile presso la Biblioteca Unificata del Polo di Pescara, con la collocazione: DEP med 830.9 STOLT 2, e in vendita presso il sito della casa editrice Laterza o, in formato digitale, sui principali siti web di vendita libraria).

    Il docente indicherà a lezione quali parti della storia letteraria siano da studiare con maggior attenzione: cfr. le slides e i testi messi a disposizione dal docente sulla pagina web https://www.germanistica.net/materiali/materiali-didattici/introduzione-alla-letteratura-tedesca-a-a-2024-25/.

    B) PER GLI STUDENTI DI MEDIAZIONE LINGUISTICA E COMUNICAZIONE INTERCULTURALE (L12):

    NB: I testi sono da procurarsi nelle edizioni indicate: le prefazioni fanno parte del programma di studio.

    Sei opere a scelta, purché appartenenti ciascuna a una diversa epoca fra le otto qui elencate:

    1. Età di Goethe (1749-1832): J. W: Goethe, I dolori del giovane Werther (1774, tr. M. Fancelli, ed. Marsilio); o J. W: Goethe, Wilhelm Meister: Gli anni di apprendistato (1795, tr. E. Castellani e A. Rho, ed. Adelphi); o J. W: Goethe, Dalla mia vita: poesia e verità (1811-14, tr. E. Ganni, ed. Einaudi: almeno la Parte prima).
    2. Ancien régime (prima del 1789): G. E. Lessing, Nathan il saggio (1781, tr. A. Casalegno, ed. Garzanti, t.a.f.); o F. Schiller, Intrigo e amore (1784, tr. A. Busi, ed. BUR); o Ch. M. Wieland, Jinnistan (1786-89, tr. R. Gambino, ed. Mimesis: almeno il racconto La pietra filosofale).
    3. Rivoluzione (1789-1814): F. Hölderlin, Iperione (1797-99, tr. G. V. Amoretti, ed. Feltrinelli); o H. von Kleist, Michael Kohlhaas (1810, tr. P. Capriolo, ed. Marsilio, t.a.f.); J: e W. Grimm, Fiabe (1812-57, tr. C. Bovero, ed. Einaudi).
    4. Restaurazione (1814-1871): E. T. A. Hoffmann, Automi, bambole e fantasmi (1814-22, tr. M. Galli et al., ed. L’orma: almeno due racconti); o G. Büchner, Teatro (1835-37, tr. G. Dolfini, ed. Adelphi: almeno un dramma); o K. Marx e F. Engels, Manifesto del partito comunista (1848, tr. M. Morandi, ed. BUR, t.a.f.).
    5. Imperialismo (1871-1914): Th. Fontane, Lo Stechlin (1898, tr. S. Bortoli, ed. Mondadori); Th. Mann, I Buddenbrook (1901, tr. F. Jesi, ed. Garzanti); o F. Kafka, Nella colonia penale (1914, tr. L. Borghese, ed. Marsilio, t.a.f.).
    6. Guerra mondiale (1914-1945): B. Brecht, L’opera da tre soldi (1928, tr. E. Castellani, ed. Einaudi, t.a.f.); o R. Musil, L’uomo senza qualità (1930-43, tr. A. Vigliani, ed. Mondadori: i primi 50 capitoli); Th. W. Adorno, Minima moralia (1944-45, tr. R. Solmi, ed. Einaudi).
    7. Due Germanie (1945-1989): H. Müller, Teatro (1956-91, tr. M. Massalongo, ed. CUE: almeno il dramma Hamletmaschine); o Ch. Wolf, Cassandra (1983, tr. A. Raja, ed. E/O); Th. Bernhard, La cantina (1976, tr. E. Bernardi, ed. Adelphi).
    8. Unione Europea (dal 1989 a oggi): C. Meyer, Eravamo dei grandissimi (2006, tr. R. Gado, ed. Keller); o Ch. Kracht, Eurotrash (2021, tr. F. Gabelli, ed. La nave di Teseo), T. Mora, Metà della vita (2023, tr. D. Biagi, ed. Gramma).

    Per chi non frequenta le lezioni, anche il manuale:

    Ulrike Kindl, Storia della letteratura tedesca: 2. Dal Settecento alla prima guerra mondiale, Roma-Bari, Laterza, 2001, 500 p. (il volume è disponibile presso la Biblioteca Unificata del Polo di Pescara, con la collocazione: DEP med 830.9 STOLT 2, e in vendita presso il sito della casa editrice Laterza o, in formato digitale, sui principali siti web di vendita libraria).

    Il docente indicherà a lezione quali parti della storia letteraria siano da studiare con maggior attenzione: cfr. le slides e i testi messi a disposizione dal docente sulla pagina web https://www.germanistica.net/materiali/materiali-didattici/introduzione-alla-letteratura-tedesca-a-a-2024-25/. 
  • Obiettivi formativi:
    L’insegnamento concorre alla realizzazione degli obiettivi formativi del corso di studi in Lingue e letterature straniere, e in particolare all’acquisizione di una consolidata competenza scritta e orale del tedesco, ma anche dell'italiano. Introduce gli studenti alla conoscenza storica e critica della letteratura tedesca nella sua valenza linguistica, culturale e umanistica, contribuendo alla formazione del cittadino.

    Conoscenza e capacità di comprensione. Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà essere in grado di:
    - collocare le principali opere della letteratura tedesca nel loro orizzonte storico-culturale
    - riconoscere e decodificare l’uso letterario della lingua
    - analizzare un testo letterario nella sua dimensione autoriale, finzionale, traduttiva ed editoriale

    Autonomia di giudizio. Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà essere in grado di:
    - mettere a confronto la cultura tedesca con quella italiana a partire dalla sua dimensione letteraria
    - individuare la problematica fondamentale di un testo e discuterne il valore letterario

    Abilità comunicative. Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà essere in grado di:
    - usare gli strumenti base della critica letteraria per illustrare un testo letterario
    - riflettere ed esprimersi su aspetti specifici della storia, letteratura e cultura tedesca. 
  • Prerequisiti:
    Per la comprensione dei contenuti del corso è di grande aiuto un bagaglio personale di letture letterarie il più possibile ampio, per epoche, paesi e generi. Non è necessaria la conoscenza della lingua tedesca. 
  • Metodi didattici:
    Lezione frontale, con uso di videoproiettore e riproduzione di testi, immagini, documenti audio e video. Conferenze di relatori esterni. Se necessario, si ricorrerà alla didattica a distanza. 
  • Modalità di verifica dell'apprendimento:
    Prova orale finale. Gli studenti sono invitati a presentarsi all’esame portando con sé i testi che hanno studiato. L’esame prevede una prima domanda ‘ad apertura di libro’ sui testi letterari in programma, nella quale sarà richiesto di contestualizzare un brano scelto a caso. Si procederà quindi a una puntuale analisi critica dei testi in programma, con particolare riferimento al contesto storico, alla biografia degli autori e ai temi da essi affrontati. Chi risultasse non aver completato la preparazione su tutti i testi in programma verrà invitato a ripetere l’esame. I voti sono espressi in trentesimi, da un minimo di 18 a un massimo di 30 (eventualmente con lode). 
  • Sostenibilità:
     
  • Altre Informazioni:
    Contatto: michele.sisto@unich.it
    Pagina web: http://www.germanistica.net/materiali/materiali-didattici/
    Ricevimento: Viale Pindaro, 42, 2° piano 

Il corso si intitola ‘Introduzione alla letteratura tedesca’. Fornisce un inquadramento storico generale della letteratura e cultura tedesca dal Settecento a oggi e i fondamentali strumenti critici per l’interpretazione del testo letterario. Prevede la lettura e l’analisi di diverse opere canoniche, da Goethe, a Kleist, Büchner, Kafka, Brecht e Christa Wolf. La parte monografica è intitolata ‘La banalità del male’ ed è dedicata alle rappresentazioni letterarie della guerra e del genocidio, in particolare in Heiner Müller e Wolfgang Hilbig.

Il corso si articola in tre parti.

La prima parte – Come si legge un testo letterario? (18 ore, 3 CFU, L11-L12, per studenti di Lingue e di Mediazione) – costituisce un avviamento alla lettura critica del testo letterario. Prendendo come esempio I dolori del giovane Werther di Goethe ci si interrogherà sulle scelte dell’autore relativamente a titolo, cornice narrativa, architettura del racconto, sistema dei personaggi, rappresentazione dello spazio e del tempo, uso di diversi linguaggi, e comunità di lettori presa a riferimento. Si rifletterà inoltre su alcune categorie critiche fondamentali (lo straniamento secondo Šklovskij, il realismo secondo Lukács e Auerbach, il romanzo secondo Bachtin, ecc.) e sulla periodizzazione letteraria (Sturm und Drang, Romanticismo, ecc.)

La seconda parte – Repertorio minimo della letteratura tedesca (18 ore, 3 CFU, L11-L12, per studenti di Lingue e di Mediazione) – fornisce una panoramica delle principali opere ed epoche della letteratura tedesca attraverso la lettura e il commento di brani di alcune opere canoniche dell’età moderna, dal Settecento a oggi. Gli studenti potranno costruirsi il proprio percorso nella storia letteraria tedesca scegliendo in autonomia le opere da leggere tra quelle suggerite dal docente, inquadrandole nel loro contesto storico e applicando loro il metodo di lettura appreso nel primo modulo.

La terza parte – La banalità del male (18 ore, 3 CFU, L11, per studenti di Lingue, ma aperto anche agli studenti di Mediazione) – costituisce un breve corso monografico, ed è dedicata all’analisi delle rappresentazioni letterarie della guerra e del genocidio in alcune opere del Novecento, in particolare Nella colonia penale di Franz Kafka, Vecchio scorticatoio di Wolfgang Hilbig, e Anatomia Tito Fall of Rome di Heiner Müller. Al centro della riflessione ci sarà il saggio di Hannah Arendt sul processo Eichmann a Gerusalemme, La banalità del male.

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