Corso del docente (Dott. Matteo Migliorelli):
Il corso di creolistica dedicato ai creoli di base portoghese mira a fornire una conoscenza approfondita dei contesti storici, sociali e linguistici in cui tali lingue si sono formate, analizzando le dinamiche di contatto che hanno portato alla loro nascita in Africa, nel Golfo di Guinea e in Asia. Attraverso strumenti teorici e metodologici, il corso approfondisce aspetti tipologici, morfosintattici, fonologici e lessicali dei creoli, insieme ai processi di pidginizzazione e creolizzazione. Particolare attenzione è rivolta alla dimensione sociolinguistica e politica dei creoli, considerati come espressioni di identità e resistenza culturale. Il corso promuove infine un approccio critico che riconosce ai creoli lo status di sistemi linguistici autonomi e pienamente legittimi, fondamentali per comprendere i processi di contatto e cambiamento linguistico.
Lingua strumentale (corso di lettorato/esercitazioni tenuto dalla Dott.ssa Wânia Beloni): il corso ha come obiettivo il raggiungimento del livello B2/C1 di competenza strumentale della lingua, stabilito dal Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue (QCER). Le esercitazioni scritte e orali con la collaboratrice ed esperta linguistica offriranno alle studentesse e agli studenti gli strumenti per acquisire, perfezionare e potenziare le competenze linguistiche e comunicative previste per il livello indicato. Il corso prevede l’apprendimento del portoghese nella sua varietà brasiliana (PB).
Il corso di creolistica dedicato ai creoli di base portoghese si propone di fornire agli studenti una conoscenza approfondita dei contesti storici, sociali e linguistici in cui queste lingue sono nate e si sono sviluppate. In particolare, il corso analizza le dinamiche di contatto linguistico che hanno portato alla formazione dei creoli portoghesi in Africa occidentale, nel Golfo di Guinea e nelle ex colonie asiatiche, mettendo in luce il ruolo del portoghese come lingua lessificatrice e i rapporti con i substrati e adstrati locali. Parallelamente, il corso offre strumenti teorici e metodologici per l’analisi sincronica e diacronica dei creoli, affrontando aspetti di tipologia, morfosintassi, fonologia, lessico e semantica, nonché i processi di pidginizzazione e creolizzazione.
Una particolare attenzione è riservata alla dimensione sociolinguistica e politica dei creoli, considerati non soltanto come fenomeni linguistici, ma anche come espressioni di identità e resistenza culturale. Gli studenti sono così guidati a riflettere sul valore del creolo come lingua materna, lingua franca o lingua minoritaria, sui processi di bilinguismo e diglossia, e sulle dinamiche di decreolizzazione che spesso accompagnano il contatto con le lingue ufficiali.
Il corso intende inoltre promuovere un approccio critico alla creolistica, decostruendo pregiudizi e prospettive eurocentriche che hanno storicamente considerato i creoli come varietà “degenerate” o subordinate rispetto alle lingue coloniali. Al contrario, i creoli vengono presentati come sistemi linguistici autonomi, dotati di una propria coerenza interna e di un alto valore epistemico per la comprensione dei processi di contatto, variazione e cambiamento linguistico.
Infine, il corso mira a sviluppare la capacità degli studenti di elaborare analisi indipendenti su singole varietà di creolo portoghese, incoraggiando la ricerca, la documentazione e la valorizzazione delle lingue creole come parte integrante del patrimonio linguistico e culturale del mondo lusofono.
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