• Edizioni di altri A.A.:
  • 2024/2025
  • 2025/2026

  • Lingua Insegnamento:
    Italiano 
  • Testi di riferimento:
    A. Roncaglia, Breve storia del pensiero economico, Laterza, (qualsiasi
    edizione). 
  • Obiettivi formativi:
    L'insegnamento si prefigge di far acquisire gli strumenti logici ritenuti
    indispensabili per comprendere la teoria economica, mettendo in
    evidenza anche il pluralismo delle idee in un contesto teso a valorizzare
    visioni diverse.
    RISULTATI DELL’APPRENDIMENTO ATTESI
    *CONOSCENZA E COMPRENSIONE:
    Lo studente/ studentessa al termine del corso sarà in grado di:
    -riconoscere le peculiarità dei periodi storici considerati, individuandone
    le scuole di pensiero economico.
    -riferire gli aspetti e le particolarità delle teorie economiche analizzate,
    - utilizzare una terminologia adeguata e pertinente.
    *CAPACITA' DI APPLICARE CONOSCENZA E COMPRENSIONE
    Lo studente/studentessa al termine del corso sarà in grado di:
    -individuare le influenze delle teorie economiche nello sviluppo storico dei
    sistemi economici moderni e contemporanei.
    *ABIALITA' COMUNICATIVE
    Al termine del corso lo studente/ studentessa avrà acquisito l'abilità
    comunicativa atta a esporre e discutere anche in modo critico il pensiero
    degli economisti e le teorie delle maggiori scuole di pensiero analizzate.
    CAPACITA' DI APPRENDERE
    Al termine del corso lo studente/ studentessa avrà acquisito autonomia
    nell'apprendimento e nello sviluppo delle conoscenze da impiegare sia
    all'inserimento nel contesto lavorativo sia nella continuazione degli studi.
    La capacità di apprendimento viene acquisita e sviluppata attraverso la
    partecipazione, anche interattiva, alle tradizionali lezioni in aula.
    *AUTONOMIA DI GIUDIZIO
    Al termine del corso lo studente/ studentessa sarà in grado di formulare
    giudizi autonomi rispetto a quanto appreso durante le lezioni. Lo
    studente/ studentessa sarà in grado di comprendere le teorie
    economiche, interpretandole in chiave critica rispetto ai diversi momenti
    storici. La verifica di tali competenze sarà effettuata in sede di esami di
    profitto. 
  • Metodi didattici:
    L’insegnamento si articola in 36 ore di didattica frontale che avranno per
    oggetto argomenti teorici svolti dal docente. 
  • Modalità di verifica dell'apprendimento:
    La verifica della preparazione degli studenti avverrà attraverso un
    colloquio (esame orale) sugli argomenti oggetto dell’insegnamento. La
    valutazione sarà espressa in trentesimi.
    Gli studenti/studentesse potranno accedere alle sedute d'esame dopo
    regolare iscrizione on line. 
  • Sostenibilità:
     
  • Altre Informazioni:
    La docente riceve su appuntamento il martedì dalle 11.00 alle 13.00.
    Scrivere a: natascia.ridolfi@unich.it
    per concordare un appuntamento, preferibilmente con una settimana di
    anticipo. 

L'insegnamento di Storia del pensiero economico analizza l'evoluzione
della scienza economica dal periodo preclassico sino ai recenti sviluppi
dell'età contemporanea.
Più dettagliatamente si affronteranno i seguenti temi: l'economica
preclassica; il pensiero economico classico e neoclassico; il pensiero
economico eterodosso; gli sviluppi recenti del pensiero economico.

Durante l'insegnamento saranno affrontati i seguenti temi:
-1 La preistoria dell’economia politica (Perché si tratta di preistoria, L’antichità classica, La Patristica, La Scolastica, Usura e giusto prezzo, Bullionisti e mercantilisti, La nascita del pensiero economico in Italia: Antonio Serra);

- 2 William Petty e la nascita dell’economia politica (Vita e opere, Il metodo, Stato nazionale e sistema economico, Merce e mercato, Sovrappiù, distribuzione, prezzi);

- 3 Dal corpo politico alle tavole economiche (I dibattiti dell’epoca, - John Locke, Le motivazioni e gli esiti dell’agire umano, Bernard de Mandeville, Richard Cantillon, François Quesnay e i fisiocrati,
L’economia politica dell’illuminismo; Turgot, L’illuminismo italiano; l’abate Galiani, - L’illuminismo scozzese; Francis Hutcheson e David Hume);

- 4 Dal corpo politico alle tavole economiche (I dibattiti dell’epoca, John Locke, Le motivazioni e gli esiti dell’agire umano, Bernard de Mandeville, Richard Cantillon, François Quesnay e i fisiocrati, L’economia politica dell’illuminismo; Turgot, L’illuminismo italiano; l’abate Galiani, L’illuminismo scozzese; Francis Hutcheson e David Hume);

-5 Adam Smith (Vita e opere, Il metodo, La morale della simpatia,
La ricchezza delle nazioni, Valore e prezzi, Prezzi naturali e prezzi di mercato, L’origine della divisione del lavoro: Smith e Pownall, Liberismo e liberalismo: la
fortuna di Smith);

-6 Gli economisti all’epoca della rivoluzione francese (La perfettibilità delle società umane, tra utopie e riforme, Malthus e il principio della popolazione, La legge di Say,Le teorie del sottoconsumo: Malthus e Sismondi, Il dibattito sulle leggi sui poveri, Il dibattito sulla colonizzazione, L’utilitarismo di Bentham);

-7 David Ricardo (Vita e opere, La visione dinamica di Ricardo,
Dal ‘modello grano’ alla teoria del valore-lavoro, Valore assoluto e valore di scambio. La misura invariabile del valore, Moneta, Commercio internazionale e teoria dei costi comparati, Le macchine: cambiamento tecnologico e occupazione);

-8 I ‘ricardiani’ e il declino del ricardismo (Un quadro d’insieme, Robert Torrens, Samuel Bailey, Thomas De Quincey e John Ramsay McCulloch,I socialisti ricardiani e il cooperativismo, William Nassau Senior e la reazione antiricardiana, Charles Babbage, L’utilitarismo di John Stuart Mill, L’economia politica di John Stuart Mill);

- 9 Karl Marx (Vita e opere, La critica della divisione del lavoro:
alienazione e feticismo delle merci, La critica del capitalismo
e lo sfruttamento, Accumulazione e riproduzione allargata, Le leggi di movimento del capitalismo, La
trasformazione dei valori-lavoro in prezzi di produzione, Una valutazione critica, Il marxismo dopo Marx);

- 10 La rivoluzione marginalista:
la teoria soggettiva del valore (La rivoluzione marginalista: un quadro d’assieme, I precursori: l’equilibrio tra scarsità e domanda, William Stanley Jevons, La rivoluzione jevonsiana, Costo reale e costo opportunità);

-11 La scuola austriaca e i suoi dintorni (Carl Menger, Il dibattito sul metodo, Max Weber, Eugen von Böhm-Bawerk, Knut Wicksell e la scuola svedese, Friedrich von Hayek);

-12 L’equilibrio economico generale (La ‘mano invisibile’ del mercato, Léon Walras, Vilfredo Pareto e la ‘scuola di Losanna’, Irving Fisher,
Il dibattito su esistenza, unicità e stabilità dell’equilibrio);

- 13 Alfred Marshall (Vita e opere, Il retroterra, I «Principi», La professionalizzazione degli studi economici, Teoria monetaria: dalla vecchia alla nuova scuola di Cambridge, Gli sviluppi del pensiero di Marshall in Italia e negli Stati
Uniti, Thorstein Veblen e l’istituzionalismo, Economia del benessere e concorrenza imperfetta);

-14 John Maynard Keynes (Vita e opere, Probabilità e incertezza, Il
«Trattato della moneta», Dal «Trattato» alla «Teoria
generale», La «Teoria generale», Le asimmetrie della politica economica in un’economia aperta e le istituzioni
internazionali, Michał Kalecki, La nuova scuola di Cambridge);

-15 Joseph Schumpeter (Vita e opere, Il metodo, Dalla statica alla
dinamica; il ciclo, Il crollo del capitalismo, Il cammino della scienza economica);

- 16 Piero Sraffa (Primi scritti: moneta e banche, Le critiche alla teoria marshalliana, La concorrenza imperfetta e la critica
dell’impresa rappresentativa, Cambridge: Wittgenstein e Keynes, L’edizione critica degli scritti di Ricardo, «Produzione di merci a mezzo di merci», La critica della
teoria marginalista, Le scuole sraffiane);

-17 L’età della disgregazione (Da una sponda dell’Atlantico all’altra, Le nuove fondamenta: equilibrio generale con utilità attese, I paradossi di comportamento e la «behavioural economics», La ‘teoria di basso livello’: macroeconomia e teoria della crescita, Le nuove teorie dell’impresa, Econometria ed
empirismo teorico, Evoluzionismo e istituzionalismo, Economia ed etica).

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