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  • Lingua Insegnamento:

    Italiano 
  • Testi di riferimento:

    - Chi deve studiare il seguente programma per l’esame:
    tutte e tutti, frequentanti e non frequentanti


    - con la sola differenza tra 6 e 9 CFU:
    ​​​​​​​- chi dovrà seguire un corso e sostenere un esame da 6 CFU:
    1) pdf 1: “Storia e metodo”
    2) pdf 2: “Sintesi Storia contemporanea”
    3) volume: Francesco Filippi, “Cinquecento anni di rabbia. Rivolte e mezzi di comunicazione da Gutenberg a Capitol Hill”, Torino, Bollati Boringhieri, 2024, pp. 240
    https://www.bollatiboringhieri.it/libri/francesco-filippi-cinquecento-anni-di-rabbia-9788833942988/


    - chi invece dovrà seguire un corso e sostenere un esame da 9 CFU, dovrà aggiungere il testo:
    4) pdf 3: “Sintesi Storia comunicazione in generale”.


    Come reperire i testi di riferimento:
    - il volume di cui al punto 3 è acquistabile: sul sito dell’editore; nelle librerie; su tutte le principali piattaforme di vendita libraria online
    - gli altri tre brevi testi (punti 1, 2, 4) sono dispense in pdf che verranno messe a disposizione dal docente nelle prime settimane del corso sulla piattaforma istituzionale Teams, in un canale dedicato all’insegnamento per il CdS L11. A tale canale si potrà accedere chiedendo al docente di essere ammessi: la richiesta potrà essere inviata via mail o tramite Teams, specificando però il proprio Corso di studi (poiché vi sono canali Teams diversi anche per gli altri Corsi di studio). 
  • Obiettivi formativi:

    Gli obiettivi formativi generali si propongono di dotare gli studenti frequentanti di alcuni strumenti mentali per:
    a) comprendere l’importanza della conoscenza storica
    b) formarsi una prospettiva che li aiuti a “pensare” in modo storico e critico, sul lungo periodo
    c) conoscere almeno qualche rudimento dei metodi e del “mestiere” dello storico
    d) accostarsi alle più rilevanti questioni della Storia contemporanea, dalla Rivoluzione francese di fine ‘700 agli inizi del secolo XXI, approfondendo le questioni sollevate dai mezzi di comunicazione di massa nella modernità e i legami tra l’accelerazione storica degli ultimi due secoli circa e i tempi attuali che gli studenti si trovano a vivere. 
  • Prerequisiti:

    Pur essendo auspicabile una buona conoscenza di base delle questioni storiche fondamentali dell’età contemporanea, il corso è comunque finalizzato, tra l’altro, proprio a colmare eventuali lacune per tutti gli studenti frequentanti. 
  • Metodi didattici:

    L’insegnamento si articola in 9 CFU in totale, 6+3 (pari a un totale di 54 ore di attività frontale a lezione) e si terrà nel secondo semestre, tra febbraio e maggio 2026, con lezioni su due o tre giorni settimanali, secondo il calendario che verrà reso pubblico.
    Le lezioni avranno una metodologia volutamente rivolta al dialogo e alla interazione tra docente e studenti.
    ​​​​​​​A seconda degli interessi mostrati nel corso delle lezioni, verrà concordato tra docente e studenti l’utilizzo o meno di strumenti ulteriori (come il ricorso ad audiovisivi o l’organizzazione di seminari condotti da storici o studiosi autorevoli, in grado di allargare l’orizzonte didattico e gli stimoli conoscitivi).  
  • Modalità di verifica dell'apprendimento:

    L’esame sarà condotto con metodo orale.


    La verifica dell’apprendimento si baserà:
    1) sui contenuti del testo di riferimento
    2) sul materiale di studio che verrà messo a disposizione in formato pdf dal docente sul canale Teams dedicato del corso.


    La verifica tenderà naturalmente ad accertare il livello della preparazione.


    Ciò che però più interessa non sono i “saperi” sugli specifici temi dei testi, bensì soprattutto altri aspetti.


    Tra questi, lo sviluppo delle seguenti capacità:
    a) di pensare “in modo storico”, con gli strumenti critici di approccio rispetto al passato più recente e alle sue complessità;
    b) di organizzare le proprie conoscenze in modo compiuto
    c) di utilizzare le enormi possibilità della lingua italiana con una certa proprietà di linguaggio. ​​​​​​​ 
  • Sostenibilità:
     
  • Altre Informazioni:

    La frequenza delle lezioni non è obbligatoria.
    Il ricevimento settimanale servirà a chiarire qualsiasi dubbio sul corso.
    Per orari e giorni del ricevimento, si prega di fare riferimento agli avvisi che verranno pubblicati.
    Naturalmente, il docente potrà essere sempre contattato sulla mail istituzionale: enzo.fimiani@unich.it
    oppure sul canale Teams del corso di insegnamento.
    (attendendosi una risposta in tempi civilmente ragionevoli e non immediati) 


Gli studenti frequentanti verranno dotati degli strumenti per:
​​​​​​​1) comprendere l’importanza della Storia e della conoscenza storica
2) formarsi una prospettiva mentale che li aiuti a “pensare” in modo più storico e critico, sul lungo periodo
3) conoscere i principali metodi, significati, obiettivi del mestiere dello storico
4) accostarsi alle più rilevanti questioni della Storia contemporanea, dalla Rivoluzione francese di fine ‘700 agli inizi del secolo XXI, approfondendo tra l’altro i legami tra l’accelerazione storica degli ultimi due secoli circa e l’attualità che gli studenti si trovano a vivere in questi primi anni del XXI secolo
5) conoscere e comprendere l’evoluzione storica della comunicazione, dei suoi mezzi e del loro impatto sulle società a livello internazionale, dall’introduzione della stampa nel secolo XVI fino all’attualità del web e dei social, passando per i giornali, il cinema, la radio, la televisione
6) conoscere e comprendere come i mezzi di comunicazione di massa, dall’invenzione della stampa in poi, abbiano svolto anche un ruolo fondamentale nella politica, nelle proteste, nelle rivolte fino ai giorni nostri.


1) La prima parte del corso verrà dedicata a far comprendere agli studenti frequentanti l’importanza della storia come veicolo non solo di conoscenza ma anche di strumento critico e civile per vivere il presente da cittadini consapevoli e con cognizione di causa.​​​​​​​

2) Nella seconda parte, ci si sforzerà di far conoscere strumenti e metodi del lavoro degli storici, per capire cosa ci sia “dietro” l’insegnamento.

3) La terza parte del corso servirà a dare un quadro d’insieme, breve ma critico e interpretativo, delle più rilevanti questioni della Storia contemporanea, dalla Rivoluzione francese di fine ‘700 agli inizi del secolo XXI, approfondendo tra l’altro i legami tra l’accelerazione storica degli ultimi due secoli circa e i tempi attuali che gli studenti si trovano a vivere
4) Nella quarta parte, verrà approfondita la sezione monografica del corso, che verterà sulle seguenti tematiche: nel Cinquecento, l’invenzione di Gutenberg – la stampa a caratteri mobili – fu il motore inconsapevole di una rivoluzione. La capillare diffusione di fogli stampati con la nuova tecnologia a basso prezzo portò chi non aveva mai avuto accesso al potere a prendere coscienza per la prima volta di istanze comuni. La rabbia sociale che ne esplose assunse una forma nuova e organizzata, da cui scaturì tra l’altro la Guerra dei contadini, alla fine repressa nel sangue nel 1525. Da allora il mondo non fu più come prima; da quel momento il potere iniziò a occuparsi dei mezzi di informazione per poterli imbrigliare e rendere innocui. Cinque secoli dopo – parliamo di noi – è accaduto qualcosa di molto simile. È il 6 gennaio 2021 quando il sogno della «più grande democrazia del mondo», incredibilmente, vacilla. Una folla inferocita, composta in maggioranza da uomini bianchi, dà l’assalto al Congresso degli Stati Uniti, a Capitol Hill. La rabbia popolare di quel giorno viene incanalata e organizzata dai social media. In entrambi i casi un nuovo mezzo di comunicazione, sfuggito ai filtri del potere, porta in superficie la rabbia di chi si sente escluso dalla narrazione dominante. Nel libro, viene dunque discussa una tesi affascinante: c’è uno stretto rapporto che intercorre tra le rivolte e i mezzi di comunicazione dal Cinquecento a oggi e senza dubbio quella a cui stiamo assistendo in questi anni è una rivoluzione, di cui noi siamo i protagonisti. Mai come ora abbiamo bisogno di fare un buon uso della storia per capire con maggiore profondità il mondo complesso e plurale nel quale viviamo.

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