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  • Lingua Insegnamento:
    Francese
     
  • Testi di riferimento:
    Traverso, V. (2016). Décrire le français parlé en interaction. Paris : Éditions Ophrys (testo obbligatorio)
    Altri testi (da consultare facoltativamente ed eventualmente per i non frequentanti, giacché a lezione verranno forniti direttamente o indirettamente riferimenti a questi testi):
    Ballardini, E. (1998). “La traduzione a vista nella formazione degli interpreti”. inTRAlinea 1. Disponibile all’indirizzo http://www.intralinea.org/archive/article/1611.
    Chessa, F. (2012a). Interpretazione dialogica. Le competenze per la mediazione linguistica. Roma. Carocci.
    Eco, U. (2003) Dire quasi la stessa cosa. Milano: Bompiani.
    Falbo, C. (2004). La ricerca in interpretazione: dagli esordi alla fine degli anni Settanta. Milano: F. Angeli.
    Falbo, C., Russo, M., Straniero Sergio, F. (a cura di) (1999). Interpretazione simultanea e consecutiva: problemi teorici e metodologie didattiche. Milano: Hoepli.
    Fogazzaro, E. e L. Gavioli (2004). “L’interprete come mediatore: riflessioni sul ruolo dell’interprete in una trattativa d’affari”. In G. Bersani Berselli, G. Mack, D. Zorzi (a cura di), Linguistica e interpretazione. Bologna: CLUEB. 169-191.
    Gavioli, L. (ed) (2009) La mediazione linguistico-culturale: Una prospettiva interazionista. Perugia: Guerra Edizioni.
    Kerbrat-Orecchioni, C. (2005a). Le discours en interaction. Paris: Armand Colin.
    Kerbrat-Orecchioni, C., (2005b). Les actes de langage dans le discours. Paris: Armand Colin.
    Lambertini, V., Baldi, L. e Toni, P. (2022). Interpretare tra francese e italiano. In Russo, M (a cura di), Interpretare da e verso l’italiano. Didattica e innovazione per la formazione dell’interprete. Bologna: Bononia University Press, pp. 191-210.
    Russo, M. e G. Mack (a cura di) (2005). Interpretazione di trattativa: la mediazione linguistico-culturale nel contesto formativo e professionale. Milano: Hoepli.
    Seleskovitch, D. & Lederer, M. (1984). Interpréter pour traduire. Parigi: Didier Érudition.
    Seleskovitch, D. et Lederer, M. (2002). Pédagogie raisonnée de l’interprétation. Parigi: Didier Érudition.
     
  • Obiettivi formativi:
    Il corso si propone di avviare lo studente all’analisi conversazionale di dati autentici orali prodotti in lingua francese da nativi francesi. L’analisi conversazionale verrà affrontata dal punto di vista teorico e pratico, dando particolare rilievo agli studi prodotti in ambito francese, alle strategie conversazionali messe in campo da parlanti nativi e alla trascrizione di dati autentici in lingua francese. Il corso mira, inoltre, a sensibilizzare lo studente sulla differenza tra traduzione scritta e interpretazione orale, tra testo scritto e testo orale, nonché sul passaggio da scritto e orale, preparando lo studente ad affrontare l’esercizio di traduzione a vista.
     
  • Prerequisiti:
    Possedere un livello di lingua francese e di lingua italiana corrispondente a un B2-C1.
     
  • Metodi didattici:
    Lezioni seminariali in cui si alterneranno momenti di riflessione condivisa a momenti di pratica individuale (sia riguardante le tecniche di trascrizione e analisi di dati autentici orali, sia relativa alla traduzione a vista). La partecipazione attiva degli studenti è sempre richiesta anche nei momenti di pratica individuale, in cui i colleghi non direttamente coinvolti nell’esercitazione devono riflettere sulla pratica di coloro che sono chiamati a svolgere gli esercizi assegnati.
     
  • Modalità di verifica dell'apprendimento:
    Esame scritto da eseguire al computer (proprio oppure dell’Ateneo) che comprende: (1) trascrizione di un file audio che verrà fornito a inizio esame dal docente; (2) analisi della trascrizione secondo i principi dell’analisi conversazionale.
    Esame orale di discussione (in lingua francese) dell’esame scritto e traduzione a vista da e verso il francese (per gli iscritti di LM-38) e traduzione a vista dal francese OPPURE verso il francese a scelta dello studente (per gli iscritti di LM-37).
    Il voto finale sarà costituito dalla media tra scritto e orale, con l’aggiunta di fino a 3 punti per analisi (parte scritta dell’esame) od orali particolarmente brillanti e originali dal punto di vista contenutistico. Verranno valutati non solo i contenuti, ma anche la lingua (sia scritta sia orale).
     
  • Sostenibilità:
    Non verranno consegnati agli studenti materiali cartacei, ma tutto verrà mostrato in aula su supporto audiovisivo, riproducibile in ogni momento dagli studenti stessi per poter ripassare quanto visto in aula e per approfondire autonomamente i contenuti. I discorsi del PE, inoltre, verteranno anche sulla green economy e sul tema ambientale, per aumentare la sensibilità nei confronti di questi argomenti.
     
  • Altre Informazioni:
    Il corso non prevede differenze di programma o di valutazione tra studenti frequentanti e non frequentanti.
     

Il corso verterà sul discorso politico e monologico orale prodotto nell’ambito del Parlamento europeo (PE) e sulle interpretazioni simultanee prodotte in tale ambito. Dal discorso monologico si passerà a quello dialogico, introducendo l’analisi conversazionale di dati autentici in lingua francese, sia dal punto di vista teorico (con particolare riferimento agli studi prodotti in ambito francese), sia da quello pratico (trascrizione di dati e analisi). Il corso prevede altresì l’introduzione della traduzione a vista, al fine di mettere in pratica tutte le considerazioni emerse nella parte di analisi.

Tutti i materiali che verranno proposti, analizzati e utilizzati in classe saranno caricati sul Teams di questo corso.
Partiremo dall’analisi di discorsi pronunciati al PE in lingua italiana e in lingua francese, per analizzare non solo il discorso politico-istituzionale, ma anche le interpretazioni simultanee fornire dagli interpreti funzionari del PE. Sarà, così, l’occasione per cominciare a comprendere le differenze tra traduzione scritta e interpretazione orale, e tra testo scritto e testo orale od oralizzato. Presteremo molta attenzione alla fraseologia, cercando di impostare una prima tipologia delle unità fraseologiche riscontrate e riflettendo sulla loro resa in interpretazione. L’esposizione della Théorie interprétative (Seleskovitch et Lederer, 1984) e del paradigma cognitivo in interpretazione simultanea (Falbo et al., 1999) fungeranno da quadro teorico e da guida in questa prima parte del corso.
Successivamente, si introdurrà la dimensione dialogica, compiendo un percorso dal parlato monologico in pubblico pianificato a un parlato dialogico spontaneo in ambito privato e sociale. I materiali audiovisivi caricati e i riferimenti bibliografici (primi fra tutti Traverso, 2016) guideranno dal punto di vista teorico e metodologico in questa seconda parte.
La terza parte del corso, che verrà intervallata alle altre due e che concluderà il corso stesso, riguarderà la pratica della traduzione a vista dall’italiano in francese e dal francese in italiano. Questo esercizio aiuterà lo studente a mettere in pratica le conoscenze e le competenze acquisite, migliorando anche la propria lingua e obbligandolo a implementare le strategie di deverbalizzazione e concettualizzazione che sono state viste lungo tutto il corso.

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