Il discorso sui Balcani costituisce non soltanto il nucleo originario di diversi
nazionalismi, ma anche la cartina di tornasole per indagare un altro volto
dell’Europa. Attraverso l’analisi di alcuni testi centrali delle letteratura bosniaca, croata,
e serba del Novecento, il corso si propone di mettere a confronto due
diverse prospettive: da un lato l’immagine che dei Balcani ha il resto d’Europa;
dall’altro quella interna, per capire come nell’interazione di queste due
prospettive i Balcani finiscano per diventare una realtà fantasmagorica, temuta o idealizzata.
testi primari:
- Dž. Karahasan , Il centro del mondo, Milano: Il Saggiatore, 1993;
M. Selimović, La fortezza, Besa, Lecce 2004.
I. Andrić, I racconti di Sarajevo, Tascabili Economici Newton, Roma 1993.
M. Krleža, Hrvatski bog Mars (qualsiasi edizione).
D. Mihailović, Kad su cvetale tikve, Zavod za udžbenike, Beograd 2007.
"L'immaginario dei Balcani":
M. Todorova, Immaginando i Balcani, Argo, Lecce 2002 (introduzione e I. cap. fino a pag. 44);
D. Auguštin-Rihtman, "Zašto i otkad se grozimo Balkana?", in Ulice moga grada, XX vek, Beograd 2000, str. 211-237 e Ivan Čolović, Zašto se dičimo Balkanom, Danas - Vikend, 01.10.2005; Strana: 7 (si può scaricare da internet);
Katarina Luketić, Balkan: od geografije do fantazije
Algoritam, Zagreb, 2013, pp.;
M. Bakić-Hayden, Nesting Orientalisms: the Case of Former Yugoslavia, Slavic Review, Vol. 54, No. 4. (Winter, 1995), pp. 917-931;
M. Bakić-Hayden, R. Hayden, Orientalist Variations on the Theme "Balkans": Symbolic Geography in Recent Yugoslav Cultural Politics, Slavic Review, Vol. 51, No. 1. XXX.
D. J. Bjelić, O. Savić, Balkan kao metafora između globalizacije i fragmentacije, Beogradski Krug, Beograd 2003, pp.
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