"La commedia russa nel Settecento"
Il corso si propone di introdurre gli studenti alla conoscenza avanzata del genere letterario della commedia, che nella cultura russa del Settecento è stato quello di maggiore popolarità.
1. Il corso si propone di introdurre gli studenti alla conoscenza avanzata del genere letterario della commedia, che nella cultura russa del Settecento è stato quello di maggiore popolarità. Necessario punto di partenza sarà una riflessione sul Classicismo russo, con le sue specificità. Se infatti i maggiori esponenti della corrente classicista (anni ’30-’40 del XVIII secolo) fornirono testi teorici di retorica e grammatica, riforme del verso e del lessico - secondo l’ideale lascito di Pietro il Grande a modernizzare e a secolarizzare la cultura russa - nella pratica compositiva gli scrittori del periodo seguirono le più varie suggestioni. Nell’uno e nell’altro caso risultarono comunque decisivi i modelli mutuati dalle culture occidentali. In definitiva, una recensione critica del Classicismo russo non può non constatare che la corrente si risolse in una originale combinazione di elementi eterogenei, piuttosto che in una dottrina unitaria di rigide norme.
2. Attraverso la lettura, l’analisi e il commento di alcuni fra i più rappresentativi testi drammaturgici dell’epoca si seguirà l’evoluzione del genere. L’analisi della drammaturgia in russo permetterà anche di accennare alle caratteristiche morfologiche e lessicali della lingua in questa fase diacronica.
Si presenteranno i sottogeneri della commedia in versi e della commedia in prosa. Si rintraccerà la linea mutuata dalla comédie larmoyante in voga in Francia, e quella che si riallaccia alle “Satire” di A. D. Kantemir (1708—1744) con la severa presa di posizione dello scrittore moralista. A quest’ultima tipologia appartengono le opere di D. I. Fonvizin (1745—1792) che crea un graffiante stile comico-satirico destinato a diventare tratto caratteristico della commedia russa da Gogol’, a Zamjatin, a Majakovskij.
3. Un elemento importante da evidenziare sarà poi la specificità dell’organizzazione teatrale che pure ebbe il suo peso negli esiti dell’attività dei commediografi. Per la situazione sociopolitica russa del periodo preso in esame il centro dell’attività culturale e delle più prestigiose iniziative è la corte imperiale. Di particolare rilievo l’attività di Caterina II, che nel suo lungo regno è stata mecenate delle arti e scrittrice di commedie allestite anonime anche nei teatri pubblici. Per evidenziare le caratteristiche precipue del teatro russo settecentesco sarà proposto un confronto con la situazione italiana coeva che, invece, vede in primo piano figure di intellettuali, commediografi e impresari nelle diverse realtà statuali e cittadine.
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